Non dire gatto...

Mi riaffaccio sul blog con un altro post veloce veloce, per presentarvi un portachiavi ciccione a forma di gatto realizato con una tecnica patchwork.

Avevo trovato lo schema qualche tempo fa su un giornalino (adesso non ricordo quale ma se vi interessa ve lo cerco) dove con lo stessa sagoma di base erano realizzati animali diversi: maiale, gatto, gallina.

Mi piaceva l'idea di sfruttare tutti i rimasugli di stoffine colorate di quando da ragazzina ricoprivo a patchwork le sagome di polistirolo, questo lavoretto sembrava proprio adatto allo scopo. Leggendo le istruzioni mi sembrava anche facile da fare, quindi, perchè non provare?

Ecco, mi sembrava. Facile. Il primo problema è stato trovare un set di stoffine che facessero pendant. Nonostante l'innumerevole quantità di ritagli di mille colori e fantasie, l'impresa si è rivelata ardua: uno era troppo piccola, l'altro non si accostava...ecco spiegato perchè il mio gatto ha un aspetto "natalizio".

La seconda difficoltà l'ho incontrata nel realizzare il patchwork: all'inizio pensavo "che ci vuole, basta qualche cucitura" e invece no, bisogna che il risultato abbia una forma aggraziata, bisogna cucire tutto a rovescio e stare attente che la composizione dei ritagli sia sufficiente a coprire tutto il nostro modello lasciando pure un margine per il lavoro. Lo so che quest'ultima precisazione sembra scontata, ma vi assicuro che con i ritagli sghembi che avevo io bastava cileccare di 1 millimetro la cucitura e saltava tutto.

Insomma, forse tutto è stato dovuto a me che l'avevo presa un po' sottogamba, ma alla fine il gatto è uscito fuori in qualche modo.

Ho seguito il modello alla perfezione, ma il risultato è un gatto forse un po' troppo ingombrante per essere un portachiavi, il prosimo proverò a farlo più piccolo e -se ce la faccio- con stoffine meno natalizie, perchè in casa il non marito me lo aveva scambiato per una decorazione per l'albero!!