lunedì 22 febbraio 2016

L'orto di Petuzzo

Un paio di settimane fa, durante la riunione del nido mi hanno rifilato sono aggiudicata un lavoretto da fare a casa. Le maestre del piccolo C hanno chiesto a noi mamme di aiutarle a preparare il materiale per una scatola narrativa. 
Non sapete cos'è una scatola narrativa? ok, ci provo.
Una scatola narrativa è una scatola (appunto) che contiene tutto l'occorrente per raccontare una storia: di solito c'è un "tappetino" che funziona da base/palcoscenico per il racconto della storia e si stende all'inizio del racconto davanti ai bambini, poi durante il racconto dalla scatola saltano fuori piccoli personaggi o oggettini che aiutano i bambini a visualizzare la storia.
In questo caso la storia da rappresentare era quella di Petuzzo, una filastrocca della tradizione Fiorentina in cui una mamma chiede al bambino Petuzzo di "andare nell'ortuzzo a prendere un cavoluzzo per il babbo che sta male". Ovviamente Petuzzo dice di NO e da qui si innesca un meccanismo a cascata in cui vai personaggi vengono chiamati in soccorso dalla mamma per convincere Petuzzo e rispondono sempre di no. Solo il gatto, alla fine, dirà di sì e questo scatenerà una cascata di Sì al contrario, fino a che Petuzzo si convincerà ad andare nell'ortuzzo.
Se volete leggervela tutta la trovate qui.

Ma torniamo al mio lavoretto, che mi ha visto impegnata nelle serate delle ultime 2 settimane.

Durante la riunione le maestre hanno chiesto chi si offriva di rivestire una scatola di stoffa. Facile, dai. Ma non mi sono offerta, mi pareva brutto fare quella che sa fare sempre tutto. 
Poi hanno chiesto chi si offriva di preparare i personaggi con dei gomitolini di lana. Di nuovo son stata zitta. Ma il problema è che son state zitte tutte. Sigh!
A fine riunione un'anima pia si è offerta per i gomitolini, ma per la scatola ancora nulla. E si è sentita una vocina di fondo "ma la mamma di C è tanto brava...". E via tutti "dai, dai, falla te! falla te!".
Ok, mi son detta, rivestire una scatola di stoffa è facile e veloce, si può fare. E ho accettato. Lo avessi mai fatto. 
Insieme alla scatola è arrivata la fregatura la richiesta: "sai, ci servirebbe anche un tappetino...magari che rappresenti l'orto...". Lo sapevo. Sgrunt!

Il problema non era tanto che non sapevo dove trovare il tempo, che forse non mi bastava la stoffa...no, il problema era il soggetto: ma voi avete mai pensato di cucire un ORTO?!? No, vi capisco. E del resto mi pare che a pochi sia mai venuto in mente, visto che anche in rete ho trovato ben pochi spunti.
Pensa che ti ripensa, ho improvvisato un orto con un feltro marrone trapuntato giallo-ocra e sopra ci ho cucito delle verdure monodimensionali (per niente proporzionate) e un cavoluzzo 3D.


Sono molto soddisfatta, sì, lo ammetto e me ne vanto. Perchè me lo sono pensato e fatto tutto da sola.

Per semplicità ho scelto di lavorare con il pannolenci, perchè non filaccia, non ha bisogno di orli ed è un materiale molto adatto alle manine paciocchine dei bambini. E poi in casa ne avevo tanto e di tanti colori e mi ha permesso di non acquistare nulla.

Vi lascio anche qualche particolare: non fate caso alle cuciture storte e imprecise, non sono un asso con la macchina da cucire ma l'insieme funziona e questo basta per un progetto casalingo ad uso casalingo.

Il cavoluzzo e i pomodori
i broccoli, i peperoni e le melanzane
le carote e i cipollotti

E' stata una faticaccia, lo ammetto, ma ora ne rifarei altri 100.


  

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