martedì 3 febbraio 2015

Canta che ti passa (la febbre)

"Smettila di cantare e lavati i denti!! Quando sarai lavato e vestito potrai cantare quanto vuoi, anzi, ti do anche un microfono!"
Certe volte le idee geniali arrivano quando meno te lo aspetti. A volte passi ore a spulciare Pinterest per trovare qualcosa di ganzo per passare un pomeriggio e poi ti esce così a caso una frase che dopo pochi minuti fa partire una mattinata creativa. 

Le giornate di malattia a casa sono una noia, per i grandi e per i piccini. Noi poi non ci siamo molto abituati, perchè finora il piccolo uomo si è dimostrato essere fatto di una pasta bella robusta. Eravamo quasi sul punto di festeggiare i 4 anni senza aver mai visto un antibiotico, e invece è toccato anche a noi. Insieme a 10 giorni di semi-reclusione in casa. Che noia, che barba. Che barba, che noia.

Ma dicevamo del microfono e dell'improvvisa passione canora del piccoletto.

Dopo aver impiegato circa mezz'ora a spiegargli che no, non sarebbe stato un microfono vero, perchè la mamma non ne era capace, e che non saremmo mai andati a comprarne uno, perchè costano tantissimo e non sapevo dove trovarlo (bugia!), il nano si è arreso: se voleva un microfono lo avrebbe avuto di cartone. Ma almeno lo ha potuto dipingere come voleva.

Stranamente questa volta non è stato scelto il verde, ma un bel rosso fiammante.

Per una volta ho provato a fate un po' di foto per il tutorial, vediamo se mi è riuscito qualcosa di buono e comprensibile. Ero partita piena di buona volontà, poi mi sono persa dietro al lavoro e ho dimenticato di fare le foto...la solita!


Occorrente:
  • tubo di cartone dello scottex
  • carta di giornale
  • scotch di carta
  • tempere e pennelli
  • colla vinilica o colla a caldo
  • pennarello nero


Come prima cosa ho tagliato il tubo di cartone per il lungo e l'ho modellato a forma di un tronco di cono e l'ho fissato con il nastro di carta.





Poi con le forbici ho pareggiato l'inizio e la fine del tubo, accorciandolo in base alla dimensione delle manine che lo avrebbero ospitato.
Il piccolo aiutante ha dipinto di rosso il cono e lo abbiamo messo ad asciugare.


Con dei giornali vecchi ho fatto una palla abbastanza grande da stare sulla parte più larga del cono e l'ho rivestita con il nastro di carta. Il piccolo aiutante l'ha dipinta di nero e l'abbiamo messa ad asciugare insieme al cono rosso.

Una volta asciutto tutto, con la colla a caldo (ma va bene anche quella vinilica) ho montato la palla sul lato più largo del cono.

Per dare maggiore robustezza al manico l'ho imbottito di carta di giornale e poi sul fondo come tappo ho applicato un cerchietto di cartone dipinto di nero a pennarello (manca una foto ma credo sia facile da immaginare...). 
Ho incollato un nastrino agli estremi del cono per mascherare i punti di giunzione.


Infine con il pennarello nero ho disegnato un pulsante sul manico perchè "mamma, i microfoni hanno un pulsante che quando lo pigi il microfono funziona e la voce si sente, e quando non lo pigi non funziona". Se lo dice lui.
Non chiedetemi perchè il nostro pulsante DOVEVA essere a forma di triangolo.
Su certe affermazioni non è dato indagare.


Non sarà un microfono vero, ma alla fine è stato gradito e dopo averlo personalmente provato posso assicurarvi che funziona molto meglio del peso in fondo al filo delle tende che io usavo di nascosto quando la nonna non mi vedeva. :)



E con questa trovata il giorno 3 dell'influenza è andato! Suggerimenti per domani...???



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