Le maestre erano state categoriche: prendere una scatola da scarpe del bambino e rivestirla con stoffa, non con carta, decorandola a piacere.
Ancora non ho chiaro perchè la carta fosse vietata, ma vabbè. Ho recuperato in cantina dalla mamma tutti i ritaglini di stoffa che derivano dai miei lavoretti di patchwork dell'adolescenza e ho cominciato a studiare la faccenda...
In un negozio di hobbistica avevo scovato qualche sagomina di feltro che poteva fare al caso mio e che mi ha dato lo spunto per realizzare la scatola.
La scatola del gufo! |
All'inizio ero parecchio perplessa su questo fatto di incollare la stoffa sul cartone usando una miscela di acqua e vinavil...la stoffa sgusciava sul cartone lucido, il cartone si inzuppava, la stoffa bagnandosi cambiava colore...però poi mi son detta: se lo dicono loro che lo fanno da anni di fare così, forse funziona. E allora ho iniziato a incollare spennellando con una mano e tenendo ferma la stoffa con l'altra, sovrapponendo strati e colori e quando ho avuto un paio di lati belli rivestiti e appiccicosi li ho messi ad asciugare al sole.
Avevano ragione! Asciugandosi tutto è rimasto saldo dove lo avevo messo, la stoffa ha ritrovato le sue sfumature originarie e i disegni della scatola (che trasparivano dalle stoffe più chiare) sono magicamente scomparsi!
Questa scatolina è stata fonte di enorme soddisfazione e divertimento per la sottoscritta, il nanetto non capiva bene cosa stessi trafficando, mi ha guardato un po' perplesso, ha provato a sfilarmi il pennello più volte e all'ennesimo NO! si è lanciato sui ritaglini di stoffa sparpagliandoli per tutta la terrazza: dopo tutto anche questo è patchwork!
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